venerdì 8 agosto 2014

Nuova Provincia dei sindaci

Il presidente del Consiglio Formisano: «Incontri tecnici con i colleghi mercoledì 06 agosto 2014 CRONACA, pagina 12 Riunioni di partito, a tutto campo, incontri tra partiti, a centrodestra; e poi colloqui tra sindaci, ma a macchia di leopardo, con una certa omogeneità trovata solo tra quelli dell´Ovest Vicentino. La data delle elezioni per la nuova “Provincia dei sindaci”, pur rimandata di due settimane, è alle porte - il 12 ottobre - e per ora il dibattito, se così lo si può definire con un tantino di generosità, è stato privo di contenuti. La riforma Delrio, trasformando la Provincia in ente di secondo livello, dovrebbe contribuire a farne un luogo dell´amministrazione prima che dei partiti e delle poltrone. Detto questo, per esprimere appieno la sua forza dovrà essere un luogo della politica, e se avesse la P maiuscola sarebbe la ciliegina sulla torta. Dal (non) dibattito di questi giorni e dai (pochi) contenuti emersi finora non c´è molto da brindare. Ad aprire le danze, in realtà prima che si parlasse di rinnovo della Provincia, era stato un incontro promosso dal sindaco di Vicenza Achille Variati a cui avevano partecipato un´ottantina di suoi colleghi, e lì erano stati messi sul tavolo una filosofia - “civica” - e alcuni temi forti, tra cui il turismo, su cui trovare aggregazioni di “area vasta”. A seguire si erano mobilitati i partiti, intenti a capire se qualcuno di loro aveva i “numeri” per indirizzare il dibattito e le candidature. Ma così non è. Si è riunito il Pd, lo ha fatto la Lega, il Ncd, Forza Italia; e poi questi ultimi tre con Fratelli d´Italia. La risposta civica non si è fatta attendere: si è mosso Valter Orsi, sindaco di Schio, e in parallelo l´Ovest Vicentino che, con 16 sindaci, ha lanciato la lista “Civica per Vicenza”. Il loro è stato il primo documento reso pubblico: contiene una serie di punti, ma resta in superficie. Auspica «una Provincia come voce forte dei territori, leggera e senza burocrazia eccessiva, meritocratica e trasparente»: difficile che qualcuno si dica contrario a queste enunciazioni, ma come si traducono? Più concreti gli altri punti: «Una Provincia sostenibile» anche nella viabilità, «incentrata sulle politiche del lavoro, attenta alle emergenze del territorio», vedi le alluvioni, e «una Provincia turistica e green», e che «metta la scuola al centro», e non può essere altrimenti visto che quella resta una competenza forte. Un documento simile lo ha redatto Costantino Toniolo, leader Ncd vicentino che sta lavorando con gli amministratori su scala provinciale. Tra le altre sue proposte, quella di un ufficio per agganciare i fondi europei: già questo è un tema politico forte, perché implica un salto di qualità dimensionale. Ma i grandi temi restano sullo sfondo: quale futuro per i trasporti? E per le società Ftv e Aim? E le altre partecipazioni? La Fiera: aggregazioni o fuga dalla Spa? E l´Autostrada? Le infrastrutture? E soprattutto: il policentrismo del Vicentino è un´opportunità da coltivare o un limite da superare? In attesa che il dibattito entri nel vivo e si capisca “chi pensa cosa”, ci sono anche i nodi tecnici da sciogliere. Il voto ponderato degli oltre 1.500 “grandi elettori” e le regole candidature sono complicati: per fare il punto, il presidente del Consiglio comunale di Vicenza Federico Formisano ha scritto ai suoi colleghi (nei medi Comuni e in quelli che prevedono questa figura) per proporre riunioni tecniche, magari condotte dall´Anci per la «massima neutralità».M.SC.

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