domenica 7 agosto 2011

Una mossa coraggiosa.

I cittadini oggi guardano ai loro Sindaci con enorme aspettativa. Anche quando le competenze sono di altri, i sindaci rappresentano con la loro vicinanza fisica il primo e più immediato interlocutore.
E’ indiscutibilmente vero che le competenze in materia di ordine pubblico sono in capo agli Ufficiali di Governo, al Prefetto e al Questore; ma i cittadini si sentono ancora più sicuri se sanno che chi sta nel Palazzo del Comune si sta occupando della loro sicurezza.

Purtroppo la normativa di legge al riguardo è molto lacunosa: lo dimostrano casi paradossali come quelli legati alle ordinanze dichiarate non legittime con la nota sentenza della Corte Costituzionale. Con l’attuale sistema legislativo si rischia di non riuscire a definire in modo chiaro quale sia il limite tra la sfera individuale della libertà e il potere effettivo dei sindaci di interdire comportamenti che minacciano la sicurezza dei cittadini.

I Sindaci per intercettare il volere dei loro cittadini devono andare fino al limite della normativa. Devono affrontare con i pochi mezzi in loro possesso le emergenze.

Se lo fanno rischiano di vedersi ritorcere contro le loro ordinanze, se non lo fanno sono certi di incorrere negli strali delle critiche, di essere accusati di debolezza, quando addirittura di incapacità.

In questi casi bisogna operare con coraggio. E difatti il nostro Sindaco ha definito coraggiosa la sua stessa ordinanza.

Noi condividiamo questa decisione. Sappiamo che in ogni caso sarebbe criticato da chi sa usare solo l’arma della facile contumelia anziché ragionare sul terreno della proposta.

Noi siamo per sostenere in questo delicato momento economico e sociale le scelte coraggiose: apprezziamo il ruolo del Prefetto e delle forze delle Ordine che pur operando in condizioni obiettivamente difficili, assecondano l’amministrazione Comunale in questo generoso tentativo.

Se le nostre strade saranno un po’ più sicure sarà anche perché qualcuno avrà assunto decisioni di tale portata.

E con questo fanno 5. Sono i comunicati stampa, miei o del mio gruppo, che non vengono pubblicati negli ultimi due mesi. Se scrivono Franzina, la Donazzan, Abalti, la Prof. Dal Lago, hanno ampio spazio e visibilità. E' evidente che la replica alle minoranze spetta come un diritto sacrosanto. Ma la maggioranza deve solo prendere atto di quanto dice l'amministrazione, senza poter mai interloquire od intervenire.?? O può farlo solo quando è in dissintonia ? Se il Sindaco saggiamente porta la voce forte, autonoma e libera dai condizionamenti dei partiti, una voce civica e le minoranze gli fanno da controcanto, chi può sostenere il parere e l'opinione "politica" dei gruppi consiliari di maggioranza ??


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