sabato 12 marzo 2011

Bar Fracassoni e l'Ordinanza contestata. Dalla Domenica di Vicenza.

L'ordinanza del sindaco sui locali fracassoni provoca le prime reazioni. Le discoteche minacciano di andarsene da Vicenza, ma c'è chi vuol collaborare. Lei che ne pensa?




Federico Formisano, capogruppo del PD in consiglio comunale: «Restringiamo questo ragionamento all'unica vera discoteca, interessata da questa ordinanza, il Victory del Villaggio del Sole e chiediamoci: «È giusto che ci sia una discoteca a contatto con le case?». Sappiamo che non è possibile pretendere che i ragazzi vadano in disco alle undici della sera e vengano via alle due come si faceva una volta. Se si esce dalla discoteca alle cinque o alle sei della mattina, si finisce fatalmente con il disturbare chi dorme. E nel suscitare quel coro di proteste a cui siamo abituati da anni. In molti hanno provato a porre rimedio a questo problema, inutilmente. È arrivato il momento di pensare ad una soluzione radicale. E con l'arma dell'ordinanza (che viene a seguito dell'approvazione della delibera relativa all'istituzione di fasce di rispetto acustico) si può arrivare ad una soluzione contrattata con i proprietari. E per loro quasi obbligata».


Vogliono una città per vecchi, tra un po' scriveranno città dormitorio sotto il cartello di Vicenza», sono tra i commenti più misurati del popolo di Facebook. È un impoverimento per la città?





 «Vorrei ricordare che la precedente Amministrazione su pressione di pochi cittadini chiuse feste come Villazza perché si disse disturbavano la quiete pubblica. Villazza era il festival giovanile di un'ampia zona della città. Oggi stiamo semplicemente facendo in modo che vi sia un ragionato equilibrio fra fracassoni e cittadini che si esigono di vedere rispettato il loro legittimo riposo. Credo che alla fine le conseguenze per i giovani saranno minime. Esistono molti luoghi di ritrovo e centri di aggregazione. Ad esempio, dopo la vicenda Cancelletto si dissero le stesse cose, ma adesso quel locale ha riaperto, i giovani sono ritornati e c'è semplicemente più rispetto delle regole. E nessuno si lamenta più».

Più in generale con questa "guerra" contro i locali ed il rumore non è che si corra il rischio di impoverire il centro con un danno economico generale e con il rischio di far spostare soprattutto i più giovani verso altre città del Veneto?




«I giovani si spostano perché fa parte di una loro visione della vita e anche (e purtroppo) perché non hanno lavoro. Mia figlia è in America. Molti figli di miei amici sono in giro per il mondo. Sono scelte che i ragazzi fanno con consapevolezza e senso di responsabilità che fa loro onore e che dimostra quanto siano più maturi di noi alla loro età. D'altro canto è indubitabile che Vicenza abbia avuto nell'ultimo periodo molte più occasioni di intrattenimento di una volta e che il centro sia più vivo, grazie alla disponibilità maggiore a concedere il plateatico o l'organizzazione di eventi, pur fra grandi ristrettezze di bilancio. Fra poco ci sarà un nuovo centro giovanile all'ex Scuola Materna di Piarda Fanton e al di là delle diversità di carattere politico e culturale il Centro di Sant'Agostino è un altro luogo di incontro e di opportunità per i giovani. Non sarà una discoteca spostata dal Villaggio del Sole alla zona industriale ad indurre i giovani ad andarsene».

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