giovedì 4 febbraio 2010

Ma che statista Berlusconi!!!!!!!

Berlusconi va in Israele: prende gli applausi della Knesset, i ringraziamenti di Nethaniau, cerca di recuperare consensi in Italia, ma in compenso sfascia la politica estera italiana degli ultimi quarant'anni.
Per anni i nostri responsabili della politica estera, da Moro a Rumor da Andreotti a D'Alema, hanno sempre mantenuto un ruolo di sostanziale equilibrio nella politica mediorentale, cercando di non schierarsi apertamente nè per i palestinesi, nè per gli israeliani, mantenendo inoltre importanti rapporti con il mondo arabo moderato. Spesso l'Italia è riuscita a trascinare su questa politica tutta l'Europa, riuscendo così a creare una sorte di cuscinetto politico fra gli Stati Uniti, tradizionalmente schierati su posizioni filo-israeliani e la Russia, sempre pronta a sostenere le tesi di Arafat e dell'OLP.
Finchè l'Europa ha saputo svolgere questo ruolo di mediazione, il mondo arabo moderato, ha avuto referenti politici in grado di operare per il dialogo e per la riconcilazione. Questa funzione si è dimostrata spesso rilevante per impedire che il fronte pro-palestinese andasse dall'Arabia Saudita all'Egitto, dalla Siria al Marocco, saldando alleanze in grado di schiacciare Israele.
Oggi Berlusconi anela ad assumere un ruolo da grande statista: ma sopratutto pensa di nascondere le carenze che stanno emergendo nella politica internazionale dell'Italia, caratterizzata sempre più da gaffe e da incomprensioni, tra cui ricordiamo i comportamenti sbarazzini tenuti negli incontri internazionali, le affermazioni di Bortolaso sul terremoto ad Haiti, il successivo riconoscimento pubblico concesso dallo stesso premier al sottosegretario alla protezione civile.
Ma in un colpo solo Berlusconi ha ottenuto risultati devastanti per la politica internazionale italiana:
1- ha inserito l'Italia ai primi postidella black list dei terroristi pro islamici;
2- ha creato i presupposti per una rottura brutale con l'Iran, interrompendo relazioni economiche e diplomatiche di anni;
3- ha indispettito gli Stati Uniti che mal tollerano ingerenze sul loro ruolo di mediatori internazionali;
4- ha mandato in fibrillazione le cancellerie di mezza Europa, destando in Sarkozy e nella Merkel, preoccupate reazioni.
5- ha rimandato indietro nell'orologio del tempo la politica italiana nello scacchiere mediorentale.
Possiamo dire: complimenti Silvio, se tu non ci fossi non sapremmo proprio come fare!!

Federico Formisano

Dal blog di Mario Todeschini:

Per ragioni di antichi interessi intellettuali e professionali ho seguito stamattina le cronache del primo discorso di un presidente del consiglio italiano alla Knesset, il parlamento israeliano. Il contenuto e il tono dell’indirizzo di Silvio Berlusconi sanzionano in modo molto chiaro un deciso spostamento “filo-israeliano” della tradizionale politica mediorientale dell’Italia. Su tutto questo altri più competenti si eserciteranno nei prossimi giorni, mi sembra però interessante sottolineare una cosa: la frase che ha subito suscitato polemiche in Italia circa la “giusta reazione” d’Israele ai missili sparati da Hamas che portò all’azione militare contro la striscia di Gaza non compariva in questi termini nel testo ufficiale del discorso così come era stato preparato.

Sul sito della Presidenza del consiglio, ancora in questo momento (ore 14:13), la frase compare in questo modo:

L’Italia è orgogliosa di molti gesti di solidarietà verso il vostro paese, come ad esempio il rifiuto del nostro governo a partecipare alla Conferenza “Durban II” di Ginevra, che voleva sanzionare Israele con intollerabili accuse di razzismo e di violenza. Come il nostro voto contrario al rapporto Goldstone, che intendeva criminalizzare Israele per la reazione ai missili di Hamas lanciati da Gaza.
(clicca sulla immagine per verificare)

I cronisti presenti a Gerusalemme, invece, riferiscono che il capo del governo italiano ha parlato di “giusta reazione”, aggiungendo un aggettivo di grande peso: non solo l’Italia non ha voluto condannare la reazione d’Israele votando all’Onu contro il rapporto Goldstone, ma ora afferma esplicitamente che quella reazione militare fu “giusta”.

A meno che gli inviati non abbiano preso lucciole per lanterne, Sarebbe interessante sapere se si tratta di una improvvisazione di Berlusconi trascinato dall’atmosfera di caloroso benvenuto ricevuta dalla Knesset. In questo caso sarà interessante verificare se e quando il testo ufficiale del sito di Palazzo Chigi sarà emendato in questo senso. Qualcuno potrebbe magari chiedere chiarimenti al consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, Bruno Archi.

Aggiornamento, 15:05 - No, gli inviati non hanno preso lucciole per lanterne, tranne per il fatto che hanno invertito l’ordine dell’aggettivo e del sostantivo: Berlusconi non ha detto “…che intendeva criminalizzare Israele per la giusta reazione…”, bensì “…che intendeva criminalizzare Israele per la reazione giusta…”. Dopo “reazione” ha fatto una pausa e ha aggiunto e sottolineato con il tono della voce “giusta”. Dunque non è un lapsus.

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