Berlusconi continua a dire che la crisi è un invenzione dei giornali. In questo post ho inserito i commenti ed i dati pubblicati negli ultimi giorni in ITALIA.
A smentire Berlusconi ci pensano Passera di Gruppo Intesa, Marcegaglia di Assoindustria, la CGIL, Galassi di Confapi, la Confagricoltura, Federconsumatori, Venturi di Confesercenti, il Centro Studi di Confindustria, l'IRES,l'ISTAT, la Banca d'Italia,l'INPS, Franca Porto per la CISL.
ROMA, 15 MAGGIO - Per uscire dalla crisi occorre riattivare 'una crescita economica sostenibile “cosa che non sta avvenendo”, afferma Corrado Passera. Per l'amministratore delegato del gruppo Intesa Sanpaolo '”il mercato da solo non basta, bisogna fare di più. Non facciamo abbastanza. Ci vuole una politica con la p maiuscola. La ricetta e' sempre la stessa: competitività delle aziende e coesione sociale”.
Santa Margherita di Pula (Cagliari), 16 mag. Il crollo del Pil del 5,9%, il dato peggiore degli ultimi 30 anni "evidenzia che la crisi e' molto profonda, e' la peggiore dal dopoguerra ad oggi". E' quanto ha affermato il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia in videoconferenza con la sala de 'L'Incontro Nielsen' in corso a Santa Margherita di Pula, in provincia di Cagliari.
"L'andamento della produzione industriale, del commercio, e' inferiore rispetto alla crisi del '29. A questo punto -ha aggiunto Marcegaglia- e' complicato fare previsioni perchè questa crisi, appunto, e' inedita. Probabilmente il peggio e' alle spalle ma la nostra percezione e' che, anche se ci saranno piccoli miglioramenti nel secondo semestre del 2009, la strada sarà lunga, complicata e molto dolorosa".
ROMA 15 Maggio Di fronte al calo tendenziale del Pil di quasi 6 punti, e' difficile immaginare una ripresa vicina, per questo il Governo deve convocare le parti per affrontare la crisi".
Ad affermarlo, il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, in riferimento ai dati diffusi oggi dall'Istat. Megale continua dicendo che "I dati, dimostrano che la nostra economia sia depressa piu' di quella anglosassone e allarmanti sono le reazioni a catena sull'occupazione, con 1 mln e 100.000 posti di lavoro in meno, per non parlare dei redditi, degli investimenti e delle entrate dello Stato. Eppure il Governo, nonostante le numerose segnalazioni, anche internazionali, continua a non cambiare"
Roma, 15 maggio - ''E' presto per parlare di ripresa, la crisi e' ancora acuta e pesa soprattutto sulle spalle delle piccole e medie imprese e dei lavoratori. Purtroppo, anche se speravamo di essere smentiti, i dati di oggi confermano che il 2009 sarà un anno nero per la nostra economia , queste le parole di Paolo Galassi, presidente di Confapi, nel commentare i dati diffusi dall'Istat sul Pil. Bisogna anche rendersi conto che oramai il calo degli ordini oscilla tra il 30 e il 70% e sul fronte occupazionale resta l'emergenza. C'e' stato un grande tempismo nell'aiutare le banche e le grandi aziende in questo momento difficile - conclude Galassi -; quando tocchera' alle piccole medie industrie? Le istituzioni abbiano fiducia in noi e ci forniscano sostegni concreti per continuare a
lavorare, in cambio dell'impegno a mantenere stabilimenti e occupati in Italia.
Roma- 15 Maggio La crisi economica in atto coinvolge in pieno anche il settore agricolo". Lo afferma la Confagricoltura, a proposito delle stime dell'Istat sul Pil del primo trimestre.
Si tratta di valori negativi sensibilmente più elevati di quelli dei trimestri precedenti, segnali evidenti della recessione in atto e della sua dimensione globale"..
ROMA 15 Maggio- Siamo in presenza di una drammatica crisi. Per uscirne, basta con proclami, spot, pratiche di ottimismo o interventi marginali e caritatevoli, che non incidono minimamente sulla domanda di mercato, che, invece, è la leva fondamentale per invertire tale tendenza e contribuire a rilanciare l'economia". E quanto dichiarano Rosario Trafiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori ed Adusbef, ribadendo la richiesta "di incrementare il potere d'acquisto delle famiglie a reddito fisso attraverso processi di detassazione di almeno 100 euro al mese, e di verificare ogni aumento anomalo e speculativo che comporta l'aumento del tasso di inflazione".
ROMA 15 maggio: Il dato relativo al Pil del primo semestre 2009, per quanto non inatteso, e' comunque preoccupante. Speravamo infatti che le peggiori previsioni di un calo prossimo al 5% fossero un esorcismo o una provocazione. A quanto pare non è così.
Lo afferma il presidente di Confesercenti Marco Venturi, chiedendo che "il Governo non ci lasci soli a fronteggiare la crisi. Metta in campo scelte più nette. Si cominci con lo stanziare qualche risorsa aggiuntiva per le famiglie, l'innovazione, la competitività delle imprese e per irrobustire la struttura delle piccole medie imprese".
Venturi aggiunge la necessità di agire "tagliando senza scrupoli sprechi e baracconi pubblici e ridimensionando con coraggio un fisco che opprime imprese e famiglie. Si faccia uno sforzo per evitare un avvitamento dell'economia"
ROMA 26/03/2009 - Tra la metà del 2008 e la metà del 2010 in Italia verranno persi 507 mila posti di lavoro, il 2,2% dell’ occupazione totale. Lo sottolinea il Centro Studi della Confindustria spiegando che nel 2010 il tasso di occupazione salirà al 9%, un valore analogo a quello del 2001 (6,1% il minimo del 2007). Se si considerano anche le persone in cassa integrazione che quindi conservano formalmente il rapporto d’impiego, i lavori persi sarebbero 867 mila con un -2,8%.
ROMA 18/03/2009 Se le cose continuano così, entro tre anni la crisi rischia di produrre un milione di disoccupati e di far scendere il prodotto interno lordo del 4%. L’ Ires Cgil, l’ufficio di studi economici del sindacato di Guglielmo Epifani, traccia una stima sugli effetti della crisi molto peggiore di tutte le previsioni fino ad oggi circolate.
L’ andamento della crisi e i ritardi nell’ adozione di misure di stimolo dell’ economia da parte del governo - dice il sindacato - si avviano ad avere ricadute pesantissime sul mondo del lavoro.
Il tasso di disoccupazione nel 2010 rischia infatti di salire fino al 10,1% ed anche nelle ipotesi più ottimistiche di arrivare al 9%.
ROMA 30 Aprile- A febbraio l'occupazione nelle grandi imprese ha registrato una variazione negativa dell'1% al lordo della cassa integrazione guadagni e del 3,2% al netto della cig, rispetto allo stesso mese del 2008. Lo comunica l'Istat, aggiungendo che l'indice depurato dagli effetti della stagionalità ha segnato un calo rispetto al mese precedente dello 0,2% al lordo della cig e dello 0,6% al netto dei dipendenti in cig.
Dati
Flessione produzione (gennaio 2009) – 15,2 % (Confindustria)
Esportazioni – 3,7 % (Istat)
Veneto sono diminuite del 10 % le assunzioni ed in aumento la disoccupazione (dati IRES-CGIL)
Il debito pubblico italiano raggiunge un nuovo record: nel terzo mese del 2009 si è attestato a 1.741,275 miliardi contro i 1.707,410 del precedente picco segnato a febbraio. A comunicarlo è il Supplemento al Bollettino Statistico della Banca d'Italia sull'andamento della finanza pubblica.
Secondo i dati diffusi, continuano a calare le entrate tributarie: nel primo trimestre 2009 si sono attestate a 81,016 miliardi, che significa circa 4 miliardi in meno rispetto agli 85,075 dei primi tre mesi dello scorso 2008. Il calo percentuale è del 4,8%: il dato è calcolato al netto dei fondi speciali per della riscossione, cioè importi già incassati ma non ancora suddivisi tra tasse e contributi.
Questi dati testimoniano come la recessione abbia tagliato le gambe ai redditi delle famiglie e ai conti delle imprese, senza contare che i crolli in Borsa hanno fatto sparire di colpo gli incassi riscossi in tempi migliori. Mentre l'evasione fiscale rimane lì, come un convitato di pietra.
Cassa Integrazione
Da Marzo 2008 a Marzo 2009 la Cassa Integrazione Ordinaria è passata da 6.455.701 ore a 41.563.569 con un incremento del 700 %
Nello stesso periodo è raddoppiata la Cassa Integrazione Straordinaria. (da www.Italialavoro)
La Cassa Integrazioni era già aumentata del 45% fra il 2007 ed il 2008.
Marzo, impennata Cig anche in Veneto Continua l'escalation della Cig anche in Veneto. I dati Inps di marzo confermano che il sistema produttivo manifatturiero coperto dalla Cig "storica" è in grande difficoltà. Il ricorso alla Cig in questi primi tre mesi del 2009 cresce di un milione di ore ogni mese. In questi primi 90 giorni del 2009 è stato consumato il 40% delle ore utilizzate in tutto il 2008 e quasi il 70% di quelle autorizzate nei 12 mesi del 2007. Il dato negativo riguarda tutte le province venete ad eccezione della Marca che, dopo l'impennata della Cig tra gennaio e febbraio 2009 registra, a marzo, una dimezzamento. A queste ore di Cig di devono però aggiungere quelle di sospensione dal lavoro (indennizzate per i primi 3 mesi dell'anno con un sussidio speciale di disoccupazione) che surrogano la Cig per i lavoratori dipendenti di aziende escluse dalla normativa generale su questo ammortizzatore sociale (aziende artigiane soprattutto). In questo caso i lavoratori coinvolti erano, a fine marzo, oltre 11.000 per i quali si può stimare un fermo lavoro complessivo di quasi 3 milioni di ore.
Chi ha annunciato la imminente fine della crisi -è il commento di Franca Porto segretaria della Cisl del Veneto- si è sbagliato. Non possiamo permetterci ricreazioni di nessun tipo nell'azione politica e sindacale di contrasto alla crisi ed ai suoi effetti sull'economia e sulla occupazione che abbiamo avviato in Veneto
ORDINE DEL GIORNO APPROVATO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18/5
VICENZA, UN TAVOLO ISTITUZIONALE PER CONCORRERE UNITI AD AFFRONTARE LA CRISI
Il Consiglio Comunale condivide l’istituzione del “tavolo di confronto sui temi della crisi economica”.
Le forze sociali, le categoria economiche, la Provincia e la Camera di Commercio, i Comuni contermini saranno, altresì, chiamati a dare risposte unitarie e concrete sul ruolo che l’Ente locale, compatibilmente con le risorse disponibili, può svolgere rispetto ad alcuni obiettivi strategici, al fine di trovare uscite adeguate alla grave situazione economica che stiamo vivendo.
Il Consiglio Comunale individua come prioritarie le seguenti azioni:
- Definire le procedure per dare avvio ai cantieri delle opere pubbliche. Valorizzazione di tutti i cantieri in essere nel territorio comunale e delle opere in via di costruzione e da costruire.
- procedere alla chiusura urgente delle varianti urbanistiche già adottate dal Consiglio Comunale per il passante dell’Albera e il ponte nuovo di Debba con le relative opere.
- favorire interventi innovativi e sostenibili per il trasporto pubblico. Per l’ Alta Velocità/ Alta Capacità definire il tracciato includente Vicenza in accordo con i Comuni ambientalmente sostenibile:
- presentare al Consiglio Comunale in tempi stretti e comunque entro l’Estate, il Piano di Assetto Territoriale (PAT), mediante un ampio confronto con tutte le forze politiche. Inoltre, entro il 2009 va presentato il primo PI (piano d’intervento).
- Dare risposte concrete e rapide, compatibili con il disegno di città, alle domande presentate ed inserite nel Bando per gli interessi diffusi, attraverso l’applicazione di criteri trasparenti e uguali per tutti.
- Procedere al rilancio dell’edilizia residenziale pubblica (ERP) mediante l’avvio dei programmati interventi nelle aree individuate. Progressivo piano di alienazione agli inquilini del 50% del patrimonio edilizio ERP Comunale entro il 2010 e rimpiego delle risorse per l’acquisto di alloggi di edilizia popolare.
- Sostenere ed aiutare economicamente le famiglie e le persone in difficoltà con lo strumento del microcredito e con iniziative di inclusione sociale.
- Implementazione dei servizi sociali per contrastare la povertà mediante un coordinamento delle realtà associative che operano sul territorio comunale.
- Iniziative istizionali a favore della deducibilità dell’intera retta di degenza versata per il ricovero di persone non autosufficienti in strutture socio-sanitarie.
- Il rilancio dell’occupazione, anche attraverso le opportunità offerte dalle aziende partecipate e dallo stesso Comune. Allineamento delle tariffe dell’energia elettrica, gas metano, teleriscaldamento offerte da AIM spa alle più convenienti esistenti sul mercato.
- L’intervento del Comune insieme alla Camera di Commercio e alla Provincia, per il rilancio della Scuola d’Arte e Mestieri, come segno di miglioramento deiprocessi di transizione tra Scuola e Lavoro, nonché un rilancio della formazione di eccellenza nei settori Orafo, meccatronico e delle tecnologie innovative;
- Favorire azioni per migliorare l’ambiente e renderlo sostenibile rispetto alle attuali trasformazioni sociali, in un contesto di cooperazione internazionale ed europea.
- Promuovere politiche di sviluppo e innovazione del settore fieristico ed espositivo.
- Il Consiglio Comunale, inoltre, chiede un primo tangibile segno sul piano del Federalismo Fiscale,
- Sostenere la revisione dei criteri del Patto di Stabilità e la riparametrazione dei trasferimenti di risorse finanziarie, superando il meccanismo del trasferimento su base storica.
- Richiedere che il trattamento di CIG sia prorogato a due anni.
DAL GIORNALE DI VICENZA DEL 19/5
L’epilogo in Sala Bernarda è all’insegna dell’unità. Di analisi, in parte, e d’intenti e proposte, che hanno preso la forma di un ordine del giorno a firme bipartisan - condiviso da tutti i gruppi esclusa Vicenza Libera - a sostegno dell’istituzione di una “tavolo di confronto sulla crisi”. Lo ha proposto il centrosinistra, il centrodestra lo ha appoggia- to perché, dice, c’è molto della loro proposta, il “Patto per la città”. Alla giunta si suggerisce un pacchetto di azioni per rispondere alla «peggiore crisi del Dopo- guerra». Pd e Pdl dixit.
Le priorità? Muovere l’economia. In primis, dando avvio ai cantieri delle opere pubbliche e presentando in tempi stretti il Piano di assetto territoriale e il primo Piano d’interventi entro l’anno; e ancora, dando risposte alle domande inserite nel Bando per gli interessi diffusi e proce- dendo al rilancio dell’edilizia residenziale pubblica. Un volano economico per via edilizia, senza trascurare altri fronti: dagli interventi soste- nibili sul trasporto pubblico, definendo il tracciato dell’Alta velocità, al sostegno al microcredito. Il Consiglio chiede anche il rilancio della Scuola d’arti e mestieri e appoggio alla fiera. Infine due messaggi politici: chiede «un primo tangibile segno del federalismo fiscale» e «la revisione dei criteri del patto di stabilità», che legano le mani ai Comuni virtuosi.
Questo l’epilogo: prima, il valzer d’interventi dei consiglieri, a ruota della relazione di Mincato. Apre Giovanni Rolando, Lista Variati: «Il bivio è “innovare o morire”». Chiede il «raddoppio delle settimane autorizzate di cassa integrazione» ed esprime perplessità per «i tempi lunghi d’avvio del federalismo fiscale»
Claudio Cicero (Impegno a 360°) parla «da lavoratore: ho lavori fermi perché c’è gente in cassa integrazione nelle altre aziende: è un paradosso». I responsabili: «La colpa è delle banche, che ora chiudono il credito alle imprese».
Massimo Pecori, Udc, sollecita il Comune ad «avviare i cantieri, pagare i fornitori in tempi stretti ed approvare il Pat».
Stessa lunghezza d’’onda per la Lega Nord: «La crisi amplia quella che nel vicentino era già in atto in alcuni settori, per mancanza di innovazione», dice Manuela Dal Lago, chiedendo al sindaco di «non dimenticare il ruolo di coordiamento che può esercitare la Provincia in tema lavoro». Una chiosa sulla banche: «Non sono amiche dell’economia, neanche quelle locali, pur migliori delle altre».
Maurizio Franzina, Pdl, chiede alla maggioranza «un’apertura all’unità» e individua nell’edilizia il «traino» locale dell’’economia, lodando, in questo senso, la costruenda base al Dal Molin.
Vi.Capoluogo, con Stefano Soprana, propone la carta «turistica» come risposta alla crisi. Per Federico formisano, Pd, «la crisi è seria e seria è la proposta del Consiglio». Rileva che alcune proposte delle minoranze sono «accoglibili», ma non altre, che «creerebbero problemi» finanziari «all’ente».Per Cinzia Bottene, Vicenza Libera, «Serve un cambio di cultura per spezzare la spirale produzione- consumo-indebi- tamento. La crisi è frutto di una globalizzazione sbagliata».M.SC.
domenica 17 maggio 2009
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